I M A G I N I F I C A
I DIPINTI DI
UGO LEVITA
AL MONASTERO DI CAIRATE
A CURA DI
ALESSANDRA SGUEGLIA
TESTO INTRODUTTIVO DI VITTORIO SGARBI
COMUNICATO STAMPA
La mostra di Ugo Levita, artista d’origine campana ma d’adozione umbra, curata dall’architetto Alessandra Sgueglia, con testo introduttivo di Vittorio Sgarbi, si propone di portare l’arte pittorica contemporanea di altissima qualità, all’interno di un luogo
affascinante quale il Monastero di Cairate.
Gli spazi del Monastero di Manigunda saranno la location suggestiva per l’esposizione di una trentina di opere di varie dimensioni.
L’artista, quotato ed apprezzato a livello nazionale ed internazionale, ha al suo attivo numerose mostre personali tra cui, le ultime in ordine cronologico, presso la Galleria d’Arte ETRA – Studio Tommasi, in via della Pergola a Firenze, della gallerista Francesca Sacchi Tommasi e presso ARCOS (Museo d’Arte Contemporanea del Sannio), a Benevento, curata dallo storico dell’arte, Ferdinando Creta; inoltre, nel mese di giugno a Todi, dove l’artista vive, ha presentato il suo ultimo progetto su “Bramante, l’Aquila con la Tovaglia e altri Miti.”
Di Ugo Levita e della sua arte si sono interessati critici di grande valore ed importanza, lo stesso Vittorio Sgarbi segue il suo lavoro da molti anni.
Le opere di Levita sono affascinanti, oniriche, misteriose; nascono tra il sogno e la realtà, spesso amara, di una terra che spesso si confonde con l’immaginazione più profonda.
Le tele sono ridondanti di figure, di colori e di particolari, si scoprono un po' per volta: vi si troverà sempre un dettaglio nascosto, taciuto che, a seconda dello stato d’animo dello spettatore, verrà fuori.
Così il critico d’arte perugino Antonio Carlo Ponti ha parlato del pittore:
Napoletano verace, ma trapiantato in Umbria, Ugo Levita è pittore che unisce il “cervello”, fervido d'immaginazione fremente, all'abilità pittorica, quel virtuosismo di cui si è perso oggigiorno il gusto, la sfida, il senso, la bellezza, la necessità. Al trucco scoperto delle avanguardie epigoniche tutto stupore e ferocia, non di Kandinskji, Pascali, Klee, Burri, Duchamp, Pollock, Manzoni, Fontana..., Levita oppone una pittura di fantasie e di sogni, di incubi e di miti, di simboli e di miracoli, il tutto in un intrico di piani e di flash back, di commistioni e di intarsi. Un mondo il suo pieno di misteri e di narrazioni circolari, dove lo spazio e il tempo si trovano in somma sintonia, dentro la storia audace e onirica dell'utopia, in un universo di figure trasfigurate e di corpi o volti che non sai se più umani o angelici. Una pittura di sterminata felicità, nonostante la realtà.
“Disegnatore dalle capacità fuori dal comune”, è così che Sgarbi definisce Levita e questa sua mostra a Cairate sarà la prima che porterà il nome di “IMAGINIFICA”, termine dannunziano utilizzato per lui dallo stesso critico.
Il Monastero di Cairate diventa per due week-end un importante centro di arte contemporanea e un contenitore di eventi: concerti musicali a cura del Liceo Coreutico Musicale di Busto Arsizio e del trio di Maestri Zecconello- Scrivo- Bonvino del Liceo
Musicale “Bellini” di Tradate, performance teatrale e visite guidate dell’edificio storico, grazie al validissimo contributo dei volontari della Proloco di Cairate.
Son presenti, nel catalogo, suggestioni poetiche riferite ai lavori di Levita scritte per l’occasione, dalla pluripremiata poetessa salentina Claudia Piccinno.
La mostra si inaugurerà venerdì 24 novembre, con un Vernissage dopocena, alle ore 20.30.
IMAGINIFICA, I DIPINTI DI UGO LEVITA AL MONASTERO DI CAIRATE
DOVE: Cairate, Varese, piazza donatori del sangue.
QUANDO: 24- 25- 26 novembre/ 1- 2- 3 dicembre 2017.
ORARI: dalle h. 14.00 alle 18.00.
L’ INGRESSO E’ LIBERO
VERNISSAGE : 24 NOVEMBRE ORE 20,30.
per info: www.prolococairate.it www.monasterocairate.it
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