Poco dopo la conquista longobarda (568 d.C.), l’area occupata dalla necropoli tardoantica mantenne la sua funzione funeraria e venne creata una zona, probabilmente recintata, riservata a tre tombe contenenti i corpi di un gruppo famigliare aristocratico, le “sepolture privilegiate”. Esse sono databili tra la fine del VI e la metà del VII secolo e sono di tre tipologie differenti: una cassa è in ciottoli legati da malta, intonacata e dipinta, la seconda ha una struttura in laterizi, ciottoli e pietre, e la terza è composta da lastre di pietra di epoca romana di riutilizzo.
L’arrivo dei Longobardi nel Seprio, determinò dei cambiamenti nelle strutture edilizie, le quali rimasero immutate fino all’XI secolo.
È nel corso del VII secolo che si crede si possa essere formato il primo nucleo del monastero. Durante gli scavi archeologici sono state, infatti, ritrovate le fondamenta di un oratorio funerario, oggi non più visibile, contenente le sepolture di individui di sesso femminile, forse le prime monache.
Sepolture privilegiate, VI – VII secolo